Causa della guerra Ucraina – Russia
Cos’è la NATO?
Partiamo dal dopo guerra, quando gli americani incominciarono ad avere paura di una possibile espansione sovietica verso il blocco occidentale europeo, la sicurezza americana era legata alla sicurezza europea. Il 4 aprile 1949 viene firmato il patto Atlantico, il trattato che diede vita alla NATO (North Atlantic Treaty Organization), un’organizzazione militare a scopo difensivo. Nel 1991 crolla l’Unione Sovietica, un mondo senza URSS la NATO non avrebbe avuto senso, per cui iniziarono operazioni militari in alcuni paesi balcani e in Afghanistan (op. ISAF). Cina e Russia, 2 potenze militari, rimpiazzeranno il vecchio nemico degli U.S.A. ridando alla NATO una ragione per continuare ad esistere. (foto n. 3)
Crisi dell’Ucraina (2004 – 2014)
Tutto iniziò con le elezioni presidenziali del 2004, quando Juščenko vinse le elezioni dopo che furono ripetute battendo il filo-russo Viktor Janukovyč. La Corte Suprema Ucraina stabilì la ripetizione delle elezioni a causa dei ripetuti brogli in favore di Janukovyč al secondo turno. Juščenko vinse con il 52% dei voti contro il 44% del suo avversario. Le proteste pubbliche svoltesi a causa dei brogli giocarono un importante ruolo nell’elezione presidenziale di Viktor Juščenko, che portarono alla rivoluzione arancione (adottato da Juščenko e dai suoi sostenitori dal 2004 al 2005). Juščenko divenne presidente affiancato dal primo ministro Julija Tymošenko, successivamente nel 2010 Janukovyč diventò presidente. Dopo la rivoluzione arancione del 2004 il paese era sotto la corruzione, cattiva gestione e mancanza di crescita economica, Janukovyč cercò di stabilire relazioni più strette con l'Unione Europea e la Russia al fine di ottenere finanziamenti per mantenere l’Ucraina. Mentre gli ucraini non vedevano l’ora di far parte del teatro europeo, Janukovyč fece un passo indietro firmando un trattato con la Russia, che scatenò disordini civili portando violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, con l’Euromaidan (violente manifestazioni pro-europee) la popolazione occupò per mesi le piazze centrali di Kiev bloccando la città, quando le proteste su inaspririnano Janukovyč lasciò il paese. La Russia ha accusato gli Stati Uniti e l'UE di finanziamento e direzione della rivoluzione, ed ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo chiamando la rivoluzione un colpo di Stato, prendendo il controllo della Crimea e Sebastopoli ed aumentando le truppe al confine. Nel caos degli ultranazionalisti approfittarono della situazione per generare altro caos, come l’attentato ad Odessa, 2 maggio del 2014, almeno 48 civili furono arsi vivi dall'estrema destra ucraina perché avevano idee differenti. La Crimea ed altre regioni sud-orientali filo-russi manifestarono per rafforzare i legami con la Russia. Il Donbass e le sue Repubbliche popolari di Luhansk e di Donetsk fin dall’era Staliniana erano al centro di un intenso processo di industrializzazione, hanno sempre portato ricchezza e per questo la popolazione ne era orgogliosa. Con le proteste del 2014 cadde il governo di Janukovyč e la rete di potere che vi si era instaurata, nello stesso anno fu firmata l’indipendenza del Donbass, che per Kiev non stava bene e cercò in tutti i modi di riprendersela. (foto n. 1-2)
Attualità
Dal 2014 ad oggi circa 13.000 morti del Donbass sono stati uccisi dal regime di kiev, i battaglioni nazi-ucraini (tra cui il battaglione Azov) massacrava e bombardava la popolazione del Donbass fino all'arrivo dei russi (durante l’invasione russa di questi giorni, a Donskoe la base del battaglione Azov cadrà in mano al 37° battaglione di fanteria motorizzato russo, quanto confermato da ASB news military). Venerdì 18 febbraio 2022 ha inizio l'evacuazione di donne e bambini del Donbass in direzione Mosca, “scappiamo dalle bombe della NATO”. Mentre si parlava di possibili accordi tra Georgia, Ucraina e NATO, alla Russia non piaceva l’idea di avere delle basi missilistiche vicino casa e temeva l’ingresso dell’Ucraina nel patto Atlantico, l’alleanza atlantica non fù possibile perché in Ucraina ci sono disordini, separatisti e crisi interne. Il 21 febbraio 2022 Putin riconosce il Donbass uno Stato indipendente e ordina al ministero della difesa russo di dispiegare le forze armate per assicurare la pace nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità filo-russe. Due giorni dopo scoppia la guerra lampo in Ucraina, l’obiettivo della Russia è demilitarizzare l’Ucraina rendendola neutrale fuori dall’Europa, rimpiazzare il presidente nazionalista estremista Volodymyr Zelensky (eletto grazie alla popolarità acquisita da una serie TV, dando nome al suo partito "servitore del popolo"), instaurare un nuovo governo e la ritirata delle truppe russe annettendosi il Donbass e Odessa. Perché una guerra lampo? Putin vorrebbe far finire la guerra il più presto possibile puntando alla capitale, iniziando l’invasione dalla Crimea, Bielorussia, lo sbarco ad Odessa e dal Donbass, mandando un appello all'esercito ucraino di prendere potere e far fuori le autorità politiche (come abbiamo già detto, la NATO non può fare nulla perché l'Ucraina non fa parte dell'alleanza Atlantica). Stati Uniti d’America ed Europa manderanno sanzioni alla Russia ed equipaggiamento all’Ucraina (letteralmente benzina su fuoco) per affrontare l’invasione. Dopo le aggressive dichiarazioni della NATO la Russia schiera missili nucleari in caso di attacco. Il presidente ucraino Zelensky frima la richiesta d’annessione all’UE, Putin pronto per le trattative di pace con le condizioni di riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina neutrale. Una coda di 60 km composta da veicoli corazzati russi marciano verso Kiev, Zelensky reinvita Putin ad altre trattative di pace offrendo la neutralità futura dell’Ucraina. I russi cessano l’operazione in alcune città per far evacuare i civili attraverso i corridoi umanitari, inaccettabili secondo Kiev. Come riportato da ASB Military News, a Mariupol la popolazione che prova a fuggire viene massacrata dal battaglione ucraino Azov. Lo stesso battaglione fa saltare in aria una casa dopo le informazioni sui corridoi umanitari, coinvolte circa 200 persone sotto le macerie, tra cui bambini che si nascondevano nel seminterrato, ha riferito il leader della Repubblica Popolare di Donetsk. Come ha affermato il 22 febbraio, il segretario del PCI Marco Rizzo, “e se il Canada avesse aderito al patto di Varsavia, come avrebbero reagito gli Stati Uniti?” vvenuto un mese fa un incontro tra Putin e il presidente iraniano per discutere sulla crisi ucraina e l’armamento per l’esercito iracheno, possibile scontro militare tra Iran e Israele. Molto spesso i media occidentali sono manipolati per censurare notizie vere e diffondere fake news, nessuno parla di ciò che succede da molti anni in oriente per mano americana, come nello Yemen, Siria, Somalia, genocidi e invasioni israeliane in Palestina. Le guerre tra il 1945 al 2001, l'81% di essi sono state create dagli Stati Uniti, il restante 19% da altre nazioni. Finché gli Stati Uniti d'America tratteranno il mondo come una loro base militare, nessuna pace sarà possibile. Guerre fatte dagli Stati Uniti dopo il 1945, quando non andava di moda condannare i crimi di guerra compiuti anche dalla NATO: Corea, Guatemala, Indonesia, Cuba, Congo, Laos, Vietnam, Cambogia, Grenada, Libano, Libia, El Salvador, Nicaragua, Iran, Panama, Iraq, Kuwait, Somalia, Bosnia, Sudan, Afghanistan, Yugoslavia, Yemen, Pakistan, Somalia. Un invitato della CBS dice che bombardare l’Ucraina è un crimine perché “con tutto il rispetto dovuto” l’Ucraina non è l’Iraq o l’Afghanistan, “è un posto relativamente europeo, relativamente civile”.
Da giorni circola una foto di madri che piangono scrivendo il gruppo sanguigno dei loro figli sui loro giubbotti. Peccato che la foto è stata scattata a Donetsk durante i funerali dei combattenti “ribelli” caduti durante la battaglia di Debaltsevo, 16 febbraio 2015 (da notare la patch russa sul braccio a destra). (foto n. 4)
Salvatore Magnano 5^ CAT a.s. 2021.22